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Sarno, scacco a Graziano e presunti complici: ex poliziotto esce dal carcere e va ai domiciliari Provincia Provincia e Regione 

Sarno, scacco a Graziano e presunti complici: ex poliziotto esce dal carcere e va ai domiciliari

Il Tribunale del Riesame di Salerno  ha sciolto la riserva e, accogliendo l’impugnazione proposta da  Francesco Bossone Francesco, difeso dall’avvocato Walter Mancuso, ne disponeva la immediata scarcerazione. Pertanto  l’ex poliziotto, e agente dei servizi segreti, è tornato a casa, sottoposto agli arresti domiciliari. L’indagine del GICO della Guardia di Finanza di Salerno, coordinata dalla Procura della DDA di Salerno, aveva portato alla luce una vera e propria organizzazione dedita alla realizzazione di una molteplicità di delitti, dalla truffa allo Stato, alla intestazione fittizia di società, al riciclaggio e autoriciclaggio, all’usura ed altri altrettanto gravi reati. Agli inizi di marzo era stata eseguita l’ordinanza custodiale che coinvolgeva molteplici imprenditori e professionisti dell’area sarnese e vesuviana. Il Bossone, in particolare, veniva ritenuto responsabile, e per questo arrestato, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Secondo l’imputazione (cristallizzata al capo 60 della Ordinanza custodiale emessa dal Gip di Salerno), il poliziotto in pensione avrebbe favorito assunzioni fittizie di immigrati attraverso i decreti flussi, con particolare riferimento al click day del marzo 2023. In pratica, Bossone avrebbe proposto ad aziende agricole e del settore edile di prestarsi ad un’operazione che poteva produrre ingenti somme di denaro agli organizzatori ed al “gruppo” di imprenditori compiacenti, derivanti dall’esborso da parte di ogni straniero della somma di euro 5.000, per ottenere illecitamente il visto d’ingresso. Un affare milionario, secondo la Procura antimafia di Salerno che avrebbe avuto, tra l’altro, conseguenze negative anche per la sicurezza pubblica.

Il Tribunale della Libertà di Salerno, contrariamente a quanto aveva ritenuto il Gip,  ha accolto l’appello proposto dal difensore del Bossone, Avvocato Walter Mancuso, condividendo i motivi della difesa secondo cui le esigenze cautelari dovevano ritenersi attenuate in quanto gli arresti avevano decimato l’organizzazione e, quindi, ridotto il rischio di ripetizione delle condotte delittuose.

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